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Progettare ambienti Indoor: Inte(g)razione tra salubrità e spazio domestico

Scopri come migliorare la qualità dell'aria nei tuoi ambienti indoor con tecniche sostenibili e materiali ecosostenibili. Proteggi la tua salute e quella del pianeta con soluzioni intelligenti di design.

Tabella dei Contenuti

Nell’opinione pubblica c’è un interesse sempre maggiore in merito allo sviluppo di politiche ambientali sempre più efficaci volte alla conservazione e valorizzazione degli ecosistemi nonché per una crescente riduzione delle emissioni di inquinanti nell’atmosfera.

Tutto questo per un miglioramento della salute del pianeta e la nostra attraverso un incremento nella qualità dell’aria che respiriamo.

Quello che però non si ha ancora piena consapevolezza è il fatto che, per la maggior parte del nostro tempo, (e quindi della nostra vita) noi respiriamo l’aria contenuta in ambienti chiusi e non quella dell’ambiente esterno.

Conosci l’Inquinamento Indoor?

Noi in questi ambienti confinati passiamo circa il 90% della nostra esistenza (famiglia, lavoro, scuola, sport, trasporti) senza curarci minimamente di sapere che tipo di aria andiamo a respirare.

In questi ambienti al chiuso vi è un mix tra inquinanti provenienti dall’esterno (in quanto già presenti) e una notevole percentuale di agenti inquinanti interni provenienti da vare fonti: involucro edilizio (inteso come la sommatoria di una molteplice varietà di materiali da costruzione), arredi, prodotti per la pulizia, igiene delle persone, animali, virus, batteri, funghi ecc.

Considerando poi che la qualità di aerazione e ventilazione, ovvero il classico ricambio d’aria dei locali, in generale è molto scarsa (se non addirittura inesistente) ecco che le concentrazioni di elementi patogeni aumentano percentualmente in maniera molto pericolosa nell’aria che andiamo a respirare.

In pratica l’inquinamento indoor risulta fino a 5 volte superiore rispetto a quello esterno col rischio di produrre effetti cronici molto pericolosi sulla nostra salute.

Come migliorare la qualità dell’aria negli ambienti in cui viviamo?

Quello che possiamo fare all’interno dei nostri ambienti è quello di inserire una serie di sistemi di ventilazione e di purificazione che ovviamente hanno lo scopo di massimizzare la qualità dell’aria interna.

Mi sto riferendo, per esempio, ai sistemi di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) che con le loro specifiche batterie e lampade UV per il trattamento dell’aria possono abbassare il carico inquinante anche del 70%. Possono essere sistemi di tipo puntuale (ovvero inserite in ogni stanza e funzionano in modo indipendente le une dalle altre) o sistemi di tipo canalizzato (nettamente più efficace e da preferire soprattutto se si decide di intraprendere dei lavori di ristrutturazione).

Ma perché sono efficaci questi sistemi di ventilazione?

Perché sono macchine studiate appositamente per una movimentazione dell’aria (ovvero immissione di aria nuova prelevata dall’esterno ed espulsione di aria viziata proveniente dall’interno) attraverso uno studio per il ricambio dell’aria calcolato secondo le portate della macchina da utilizzare e previste dalla normativa in vigore. Questo può portare a diversi aspetti positivi come il recupero del calore dell’aria espulsa e (come detto in precedenza) ad una filtrazione e purificazione dell’aria proveniente dall’esterno.

Qualcuno potrebbe obiettare riguardo la necessità di queste macchine perché basterebbe semplicemente aprire la finestra per ottenere gli stessi risultati.

Non è così. Per avere un’adeguata qualità interna dell’aria bisognerebbe provvedere ad un ricambio frequente, almeno una volta ogni ora. E questo in ogni stagione dell’anno e con ogni condizione meteorologica, sia di giorno che di notte. E nessuno esattamente sa quanto ricambio di aria si genere ogni volta che apriamo la finestra.

Tutto questo con la ventilazione meccanica non succede, in quanto è una macchina nella quale sono state impostate le portate necessarie per il ricambio dell’aria lavorando in maniera automatica 24 ore al giorno, tutti i giorni.

Le finestre non sono garanzia di salubrità ambientale perché spesso rimangono chiuse (soprattutto con la stagione fredda) e non hanno più la permeabilità all’aria che potevano avere quelle vecchie con il telaio in legno (e la conferma è data molte volte dalla comparsa di muffe subito dopo la sostituzione delle finestre).

Oggetti e materiali per l’arredamento di interni

La qualità dell’aria interna non passa solamente attraverso l’utilizzo di macchinari specifici per il suo trattamento, ma anche dall’utilizzo di arredamenti con bassi valori emissivi degli inquinanti provenienti dai materiali utilizzati per la loro realizzazione.

Quando si acquista un mobile, nella maggior parte dei casi, ci si lascia guidare dal senso estetico o dalla praticità. In genere il colore, il tessuto, le dimensioni guidano la scelta all’acquisto. Ma al di là del design, i complementi di arredo devono anche possedere dei requisiti di sicurezza e di tutela.

Quando un arredo si definisce sicuro? Quando soddisfa determinati requisiti di sicurezza relativi alla sua destinazione d’uso e quando è privo di potenziali sostanze dannose per l’utilizzatore e per l’ambiente.

Prima di acquistare oggetti di arredo, controllare sempre se sono accompagnati da una certificazione di prova rilasciata da laboratori accreditati secondo la normativa UNI, i quali effettuano prove sugli arredi e sui loro componenti. Ad esempio, per verificare la sicurezza dei materiali, vengono eseguiti test come l’emissione di formaldeide, il contenuto di sostanze pericolose e l’emissione di composti organici volatili (VoC).

Nella gestione della qualità dell’aria indoor un ruolo molto importante lo occupano le piante da appartamento, le quali sono in grado di sintetizzare le sostanze nocive presenti nell’aria e trasformarle in elementi nutritivi che utilizzano per la loro crescita.

Naturalmente esistono specie di piante più efficaci rispetto ad altre nell’assorbire alcuni tra gli agenti inquinanti più pericolosi. Quanto detto è supportato da prove di laboratorio eseguite negli anni e che certificano proprio questo, ovvero la capacità di abbassare le concentrazioni di sostanze nocive aerodisperse.

Casi Studio: progettare ambienti indoor

Nel mio lavoro come architetto, ho avuto il privilegio di progettare e ristrutturare abitazioni implementandole con macchine per il controllo e il ricambio dell’aria.

Il risultato è che non solo confermano le aspettative iniziali, ma addirittura le superano in termini di qualità dell’aria e di benessere all’interno di questi spazi. E questo è stato reso possibile anche grazie anche ai proprietari che hanno creduto fin da subito nella validità di queste tecnologie, che permettono di integrare, nella tradizionale ristrutturazione, avanzati sistemi per il ricambio, filtrazione e il controllo dell’aria e utilizzato materiali a bassa emissione per assicurare un ambiente interno salubre.

I feedback dei residenti negli anni a seguire sono stati straordinariamente positivi, confermando non solo un incremento nella qualità dell’aria ma un generale miglioramento nel senso del benessere. 

Ricerche scientifiche internazionali supportano queste testimonianze, dimostrando come ambienti ben progettati possano ridurre significativamente gli inquinanti interni e migliorare la salute fisica e mentale.

Consigli Pratici per i proprietari di casa

Per assicurare che la tua casa sia non solo bella ma anche salubre, ti consiglio di seguire questi semplici passi per valutare e migliorare la qualità dei tuoi ambienti:

  1. Verifica e migliora la ventilazione: assicurati che ogni stanza abbia un adeguato flusso d’aria naturale e considera fortemente l’aggiunta di una Ventilazione Meccanica Controllata.
  2. Controlla l’umidità: mantieni l’umidità relativa tra il 30% e il 50% per prevenire la formazione di muffe.
  3. Usa materiali non tossici: scegli vernici, mobili e materiali da costruzione a basso contenuto di VOC (composti organici volatili) per ridurre l’emissione di sostanze chimiche nocive.
  4. Incorpora piante: posiziona piante all’interno del tuo appartamento per migliorare la qualità dell’aria; specie come il Ficus, Dracaena o Spatifillo sono eccellenti per purificare l’aria.
  5. Illuminazione naturale: massimizza l’uso della luce naturale per migliorare il benessere e ridurre il consumo energetico.
  6. Fai una manutenzione regolare: controlla periodicamente gli impianti presenti nella tua casa per assicurarti che funzionino efficacemente e in modo pulito.

Sebbene queste azioni possano aiutarti a migliorare l’ambiente interno è importante avere un supporto professionale adeguato, soprattutto in caso di ristrutturazioni importanti o per problemi relativi al comfort della tua abitazione.

Consultare un esperto come me può fornirti le soluzioni su misura che necessiti per garantire che il tuo spazio non solo risponda ai tuoi desideri estetici ma che favorisca un miglioramento della tua salute e del tuo benessere. Non esitare a contattarmi per un supporto professionale nella progettazione di un ambiente sano, sicuro e accogliente.

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Una casa ristrutturata per me non significa solo nuovi spazi o arredi, ma implica anche l’integrazione di sistemi tecnologici avanzati per garantirti un ambiente salubre. Partendo dall’idea, ormai superata, che “la casa respira”, posso dire che noi respiriamo quello che la casa ci offre. E tu vorresti sicuramente respirare sempre aria pulita, non inquinata. Purtroppo, molti non ne sono ancora consapevoli.

Non prometto di realizzare sogni – un’espressione troppo abusata – ma di creare ambienti in cui tu possa vivere in maniera sana. L’architetto non è un sognatore, ma un realista, come diceva un famoso architetto del passato, e io seguo questa visione. Aspiro a ristrutturare spazi, grandi o piccoli, con la stessa dedizione, per offrire a te e agli altri la possibilità di vivere in modo salutare. Non mi ritengo il miglior progettista del mondo, ma sono impegnato a contribuire affinché tu possa essere sempre più consapevole dell’importanza della salute e della salubrità degli ambienti interni.